Si riscontra casualmente in corso di biopsia. Si tratta di una lesione proliferativa del rivestimento epiteliale localizzata all'interno della struttura duttale e delle unità duttolo-lobulari terminali. Alcuni studi indicano la possibile degenerazione dell'iperplasia duttale atipica (ADH) e dell'iperplasia lobulare atipica (ALH) nei carcinomi in situ.
Le lesioni proliferative intraduttali vengono oggi incluse nelle cosiddette Neoplasie Duttali Intraepiteliali (DIN) insieme ai carcinomi in situ intraduttali.
Classificazione DIN
● neoplasia duttale intraepiteliale grado 1A (DIN 1A)= atipia epiteliale piatta
● neoplasia duttale intraepiteliale grado 1B (DIN 1B)= iperplasia duttale atipica
● neoplasia duttale intraepiteliale grado 1C (DIN 1C)= carcinoma duttale in situ ben differenziato grado 1
● neoplasia duttale intraepiteliale grado 2 (DIN 2)= carcinoma duttale in situ moderatamente differenziato grado 2
● neoplasia duttale intraepiteliale grado 3 (DIN 3)= carcinoma duttale in situ scarsamente differenziato (grado 3)
Questa classificazione sebbene da molti accettata può determinare una confusione tra lesione precancerosa e lesione pre-invasiva, fermo restando che l'iperplasia duttale atipica è un precursore del carcinoma duttale in situ ben differenziato.
Per quanto concerne l'iperplasia lobulare atipica ed il carcinoma lobulare in situ la classificazione WHO distingue:
● LIN 1 neoplasia lobulare intraepiteliale grado 1
● LIN 2 neoplasia lobulare intraepiteliale grado 2
● LIN 3 carcinoma lobulare in situ
La LIN 1 è considerata una precancerosi mentre la LIN 2 alcuni studi la considerano una precancerosi altri un precursore obbligato del carcinoma lobulare.
Quando avanzata e quindi atipica presenta un'aumento del rischio di sviluppare carcinoma. In questi casi si impone un'accurata diagnosi istologica per differenziarla dal carcinoma in situ.
Raramente si manifesta in forma pura